Per fermare i bracconieri sterminatori di elefanti si tenta di tutto, persino il talento infallibile dei segugi.
A causa dell’esponenziale incremento di elefanti uccisi per le loro zanne, tanto il governo del Congo quanto gli animalisti locali hanno valutato che il fiuto dei cani possa contribuire ad estirpare alla radice il problema. I segugi hanno iniziato le loro operazioni lo scorso lunedì.
La notizia è arrivata dal Virunga National Park, la più antica riserva faunistica del Paese.
A quanto pare, i cani sarebbero effettivamente in grado di fiutare l’avorio delle zanne.
“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati finora ottenuti”, ha dichiarato Emmanuel De Merode, manager del parco, riferendosi alla rapidità con cui i segugi sono riusciti a guidare i ranger fino ad un gruppo di bracconieri che vivevano in un vicino villaggio di pescatori.
“Questi cani sono stati addestrati per un anno e, assieme ai ranger, si dimostrano molto efficaci”.
Il primo utilizzo dei cani si è avuto a seguito del ritrovamento di un elefante morto all’interno del parco.
“Gli avevano strappato le zanne dal muso”, spiega De Merode. “Si trattava di una scena del crimine molto complessa perché l’assassinio era avvenuto quattro, forse cinque giorni prima, e il corpo era stato gravemente compromesso”.
Dodi e Lily, i due segugi, sono a quel punto entrati in azione. È bastato loro annusare la carcassa, il cui aspetto era orribile (la vedete nella foto in apertura), per partire di corsa.
I cani hanno seguito la pista per circa cinque miglia fino ad arrivare ad un villaggio vicino, prevalentemente abitato da pescatori.
“Un’unità di ranger ha pattugliato la zona durante la notte e all’alba ha intercettato un gruppo di bracconieri che, per tutta risposta, hanno aperto il fuoco. In breve tempo, sono fuggiti abbandonando le armi sulla scena”.
Gli esperti del parco ritengono che i segugi avranno un impatto significativo sull’annosa questione del bracconaggio. Il programma è stato fondato in Europa e gli animali specificamente addestrati in Svizzera, presso un centro che fornisce cani poliziotto agli Stati Uniti e al Vecchio Continente.
Nella foto: Dodi e Lily accanto al corpo martoriato dell’elefante.
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