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[VIDEO] Storia di Tashi, gatto paraplegico, e del capretto
Tashi era un gatto randagio. Ma aveva anche una sfortuna in più, oltre a quella di non avere una casa: è paraplegico.
Il micio è stato soccorso tre anni fa e da quel momento ha vissuto felice a Tabby’s Place, un santuario per animali nel New Jersey. In tutto questo tempo, i suoi nuovi umani lo hanno sottoposto ad una serie di terapie motorie e riabilitative per permettergli di riguadagnare, almeno per quanto possibile, l’utilizzo degli arti inferiori.
Se inizialmente Tashi poteva solo trascinare le zampe dietro di sé, come un peso morto, ora riesce a muoversi un po’ meglio. Certo la sua andatura è sbilenca e claudicante, ed è evidente che il gatto abbia gravi difficoltà motorie, ma si tratta di un innegabile progresso.
Il mese scorso, Tashi e Gabriella, un’altra micia con disabilità neurologiche che le rendono impossibile camminare, sono stati entrambi adottati dalla famiglia Weidner, che vive in Pennsylvania.
I Weidner convivevano già con Priscilla, una gatta anch’essa disabile che è purtroppo venuta a mancare qualche tempo fa.
Dice Rori Weidner: “Volevamo aprire i nostri cuori e accogliere qualcun altro. Questi animali tirano fuori il meglio te. Non vedi il loro handicap, solo la loro adorabile personalità”.
I Weidner si assicurano che ogni giorno Tashi faccia i suoi esercizi per rinforzare i muscolo del treno posteriore. Tra i suoi nuovi amici, c’è anche questo capretto.