Daniel, il gatto con 26 dita, aiuta il suo rifugio

Serendipità: Daniel sembra essere nato per stupire e aiutare. Perché ora questo gatto affetto da polidattilia, che sulle 4 zampette ha – ben distribuite – ben 26 dita, sta aiutando il rifugio che l’ha salvato, il MARC (Milwaukee Animal Rescue Center nel Winsconsin) e che versa ora in cattive acque.

Non è infatti stata rinnovata la licenza perché il MARC possa continuare ad occupare i locali in cui si è stabilito. Il contratto scadrà alla fine del 2011 e non c’è tempo per trovare un altro posto in cui trasferire tutti gli ospiti a 4 zampe.

L’unica possibilità è acquistare i locali in cui i volontari già operano, ma per fare questo bisogna racimolare rapidamente 40,000 dollari per l’acconto.

Ebbene, proprio di recente una stazione televisiva locale ha intervistato i responsabili del MARC per parlare della loro situazione, quando Amy, la responsabile, ha fatto menzione di Daniel, il micio polidattilo che avevano appena portato in salvo.

La caratteristica di Daniel è, come abbiamo detto, quella di avere 26 dita anziché diciotto. Nel dettaglio, ne ha 7 per ciascuna zampa anteriore e 6 su quelle anteriori.

Durante una pausa nelle registrazioni, il reporter, scherzando, ha detto che si sarebbe potuto donare un dollaro per ciascuna delle 26 dita di Daniel, ossia 26 dollari. Amy ha trovato l’idea geniale.

La voce si è sparsa rapidamente e, con l’aiuto dei media locali, ora il MARC sta cercando di racimolare la cifra necessaria: per ora si parla di 18 mila dollari raccolti sui 40,000 necessari.

La scadenza per presentare la cifra totale è il prossimo 15 novembre. Le donazioni sono arrivate un po’ da ogni parte del mondo, e da 38 dei 50 Stati americani, e ci si augura che questa associazione non profit, che non riceve alcun sostegno economico dal governo, possa sopravvivere.

Se anche voi volete partecipare o semplicemente conoscere meglio il lavoro del MARC, questo è il loro sito.

Per finire, una piccola noticina su Daniel: il bel micio bianco e rosso ha un’adozione pendente, e aspetta quindi di andare nella sua nuova casa.

Posted on 4 novembre 2011, in Cronaca and tagged , , , . Bookmark the permalink. 2 Comments.

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