Cina: società che commercializza bile d’orso tenta la scalata in borsa

La China Securities Regulatory Commission è, al momento attuale, in fase di revisione in merito alla richiesta di entrare in borsa da parte di una società farmaceutica cinese di nome Gui Tang Zhen. 

Non ci sarebbe nulla di male, se soltanto la società non avesse come attività principale quella di produrre farmaci a base di bile d’orso. Chi non conoscesse la tragedia degli orsi della bile può leggere questo nostro articolo.

Se l’applicazione venisse ratificata e dunque Gui Tang Zhen riuscisse ad entrare in borsa, il numero attuale di orsi rinchiusi e torturati per la bile, circa 400 esemplari, si triplicherebbe. 

Ci vuole poco, per chi conosce lo stato perpetuo di sofferenza di questi animali, ad immaginare che fine farebbero i nuovi arrivati.

Gli animalisti cinesi si stanno pertanto mobilitando per impedire la quotazione in borsa di questa società che lucra sul dolore e la morte degli animali.

A questa pagina, per chi lo desidera, è possibile copiare ed incollare una email da inviare al governo cinese ([email protected]) per chiedere esplicitamente di non ratificare la proposta di ingresso in borsa da parte della società farmaceutica in questione.

La pagina è in francese, ma la lettera è disponibile in quattro lingue diverse. È sufficiente copiarla ed incollarla nel corpo messaggio ed inviarla con una email.

Nella foto: un orso torturato per la sua bile.

Posted on 02/21/2012, in Campagne, Cronaca, In lotta per and tagged , , , . Bookmark the permalink. 11 Comments.

  1. mailto:[email protected] questo indirizzo non è valido mi torna indietro

  2. luana giacchetto

    Ho provato due volte ad inviare la mail. sicuri che l’indirizzo sia esatto?

  3. Trovato, forse l’indirizzo giusto è: [email protected]
    Grazie per il vostro impegno,
    Alessandro

  4. Non ci sono più parole ormai… si può solo sperare che la Natura ci spazzi via… siamo indegni di vivere su questo pianeta (e questi b……i per primi!!!!)

  5. Salve,
    ho mandato l’appello a [email protected], ma ho ricevuto un messaggio di “delivery failure”, forse hanno bloccato l’indirizzo, ci sono alternative?
    Grazie,
    Alex

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