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La Spezia: quella del cane alluvionato NON era una bufala

Speriamo, con questi aggiornamenti verificati personalmente, di mettere la parola fine alle polemiche sul caso del cane alluvionato di La Spezia e “in odore di soppressione”.

Negli scorsi due giorni siamo stati accusati – peraltro su basi dubbie e infondate, se non addirittura gratuite – di non verificare i nostri appelli o, peggio, di inventare storie di sana pianta per incrementare il traffico del nostro sito – dal quale, per inciso, non guadagniamo alcun introito e sul quale scriviamo a titolo totalmente gratuito.

La storia attorno alla quale si sono create polemiche è quella del cane alluvionato di La Spezia, a questo link.

Dopo una parziale verifica nel weekend che ci aveva portato a ritenere l’appello fondato, abbiamo provveduto a pubblicare la notizia perché valutavamo che una situazione di apparente emergenza come quella segnalata necessitasse di un’azione tempestiva. Conosciamo bene il rischio della comunicazione – ossia, sappiamo bene che anche la notizia che pare verificata al dettaglio potrebbe contenere inesattezze, rischio che vale per qualunque organo di informazione più o meno istituzionalizzato. Nella volontà sincera di aiutare il cane, abbiamo pubblicato.

Nella giornata di oggi – tra una polemica e l’altra qui sul blog – abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere per verificare attivamente l’attendibilità della notizia, fino a parlare con la persona che del cane ha gestito direttamente l’adozione, ossia la referente indicata nel primo articolo.

Il tutto mentre venivamo attaccati da persone che, per la maggior parte, non avevano mosso un dito per informarsi personalmente sulla situazione e si erano limitati a lasciare commenti al vetriolo qui. Neppure troppi commenti alla fonte originale abbiamo trovato - fonte peraltro linkata nell’articolo, come di consueto.

La confusione si è creata a causa dell’uso improprio del termine “soppressione” utilizzato dall’intermediario che ha pubblicato l’appello in Facebook il quale, probabilmente sentendosi attaccato su più fronti, si è oggi (come può accadere in queste situazioni) chiuso a riccio. 

La storia del cane è la seguente: è stato trovato vagante dopo le alluvioni nello spezzino, e si era stabilito nei pressi di un campo in cui alcuni pastori portano a pascolare i loro greggi di pecore. 

Una persona del posto, accorgendosi del cane vagante, ha iniziato a prendersene cura – ma in loco, poiché non poteva adottarlo personalmente. È stata successivamente minacciata dai pastori: se il cane si fosse avvicinato alle pecore, non avrebbero esitato a farlo sparire. E qui sì, sparire inteso come uccidere. 

La referente dell’appello è a questo punto intervenuta e ha parlato della questione alle sue conoscenze, al fine di trovare rapidamente una casa al cane. Una di queste conoscenze ha pubblicato in Facebook l’annuncio di cui sopra, omettendo però di segnalare in dettaglio la situazione del cane e non spiegando cosa si intendesse esattamente con il termine soppressione.

Noi, come già spiegato ripetute volte, abbiamo ripubblicato l’appello dopo averne considerata l’emergenza e dopo averne per quanto possibile valutata la veridicità, che comunque non ci sembrava in dubbio. Parlando oggi con la signora Roberta, che si è occupata dell’adozione del cane seguita dalle istituzioni di La Spezia (che hanno provveduto peraltro a trovare l’adottante adatto), ci siamo resi conto che tante delle polemiche sterili su questo blog potevano essere risolte con una semplice telefonata a chi di dovere. 

Avevamo, nei commenti all’articolo, ventilato più volte che soppressione significa genericamente uccisione e che potesse non significare “soppressione da parte di un veterinario” – poiché i fatti di cronaca sono purtroppo pieni di episodi di violenza da parte di privati cittadini nei confronti degli animali. Privati cittadini che propendono per il “fai da te” quando si tratta di liberarsi di quello che si considera un problema. Quello del cane di La Spezia era un caso di questi.

Inutile dire che siamo fin troppo coscienti del fatto che tale pratica sia fuorilegge e considerata in Italia un reato penale.

In una sorta di fomentazione vicendevole, la bagarre creatasi sulla rete ha portato la signora che gestiva l’adozione del cane – signora che, per inciso, vive con numerosi cani, gatti e che ha appena salvato un cavallo dal macello - a doversi difendere da accuse di denuncia e minacce da parte di chi, senza alcuna prova a sostegno, pareva aver “deciso” che stesse prendendo in giro tutti, quando così non è.

A riprova della buona fede di quanto sopra, siamo stati informati anche in merito al nominativo dell’istituzione preposta che ha facilitato l’adozione e alle generalità del suo referente: il cane ha trovato casa nella giornata di ieri.

In buona sostanza: quella del cane spezzino alluvionato non era una bufala, né una montatura. Il cane si trovava realmente in una situazione a rischio e necessitava aiuto. Ed è stato realmente adottato a La Spezia. Forse meno polemiche e più azioni costruttive da parte di molti avrebbero giovato a tutti, compresi tanti animali VERI di cui abbiamo narrato storie VERE in queste pagine e che non hanno ricevuto lo stesso interesse e la stessa dedizione in questo blog. E infatti cercano ancora casa.

Tanto dovevamo in termini di spiegazioni in merito alla vicenda, che ci auguriamo conclusa comunque nel migliore dei modi – qualche livido a parte.

Sono alluvionato, nessuno mi vuole. Mi sopprimeranno

AGGIORNAMENTI: NON SI TRATTA DI ALCUNA BUFALA E IL CANE E’ STATO ADOTTATO. QUI ARTICOLO IN MERITO.

Mi sono perso durante l’alluvione di La Spezia. 

Nessuno mi vuole. Anzi, mi vogliono sopprimere.

Aiutatemi. 

Io non sono brutto. Sono solo magro. Ho un anno e mezzo, sono buono. Sono un bravo cane!

Se mi offrite una casa mi accompagneranno da voi. C’è una signorina gentile che si chiama Roberta Morselli che potete chiamare con uno di quei cosi che chiamate cellulari, al numero 348 2653906.

Non so come mi chiamo. Non me lo ricordo. Ma chi mi darà un nome e un posto caldo dove stare avrà in cambio tutto il mio amore.

Voi umani sapete tutto, e allora guardatemi negli occhi e spiegatemi cosa ho fatto di male per rimanere solo. E ditemi che per me c’è ancora una possibilità.

Animali alluvionati a Messina: ecco come aiutare

L’associazione Dog Angels ci segnala un’importante iniziativa atta ad aiutare gli animali alluvionati del messinese, e i volontari che dal momento della piena lavorano senza sosta per portarli in salvo.

Della disastrosa situazione siciliana abbiamo parlato in questo articolo e anche in una seconda occasione, qui. È arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per questi animali che ancora annaspano nel fango senza sapere se qualcuno arriverà mai a tirarli fuori e a metterli in salvo.

Quella che segue è la comunicazione di Dog Angels relativa al supporto di ABADA, l’Associazione Barcellonese Amici degli Animali, ossia di un gruppo di volontari che al momento è letteralmente sommerso dal fango nel tentativo disperato di portare in salvo gli animali.

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Un aiuto concreto subito

Emergenze

Abbiamo bisogno di voi!

Stiamo facendo una raccolta principalmente di cibo e coperte ma anche economica a favore di ABADA – Associazione Barcellonese Amici degli Animali un gruppo di volontari che opera nelle zone alluvionate del messinese.

Chiunque volesse contribuire è il benvenuto contattateci via email oppure fate una donazione indicando “emergenza alluvione sicilia” nella causale.

Tutte le info necessarie su come contribuire al seguente link

Tutte le info necessarie su ABADA ai seguenti link:

http://www.dogangels.it/2011/11/24/piove-sul-bagnato-anzi-diluvia/

http://www.facebook.com/pages/ABADA-Associazione-Barcellonese-Amici-degli-Animali/272116629485523?ref=pb

Grazie di cuore.

Gravissima situazione a Saponara: i cani sepolti nel fango

Riproponiamo la richiesta d’aiuto così come l’abbiamo ricevuta chiedendovi di farla girare. Questa è la fonte originale. La foto che vedete ritrae i cani così come vengono ritrovati dopo l’alluvione a Saponara, di cui abbiamo parlato stamattina.

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LA SITUAZIONE è GRAVISSIMA I CANI VENGONO TROVATI COPERTI DI FANGO …MOLTI SONO MORTI VI PREGO FATE GIRARE LE RICHIESTE DI AIUTO….Servono urgentemente volontari per salvare i cani di Saponara rimasti sepolti sotto al fango dall’alluvione. Chiama Giovanni Vicari 3464352703_________

E chi può del nord aiuti a smaltire gli stalli di cani nel messinese in modo che quelli colpiti dal mal tempo e coperti vivi dal fango nel rifugio ormai distrutto…possano essere tenuti negli stalli liberati.Noi faremo salire tre cuccioli liberando tre posti per altrettanti cani che ora non hanno piu nulla…VI PREGO SE NON POTETE AIUTARE IN ALTRO MODO CERCATE DI VELOCIZZARE ADOZIONI E FAVORIRE STALLI AL NORD DEI PICCOLI CHE GIA POSSONO PARTIRE

PER INFO CONTATTARE SIMONA RUBERTO CHE STA AIUTANDO I VOLONTARI CELL.349.06.00.182..

SE NON RISPONDE GIOVANNI CHIAMATE SIMONA SONO DELLO STESSO POSTO E CHIAMATE SOLO SE POTETE DARE AIUTO FISICO , PER FAVORE NON RIEMPITE DI TELEFONATE SOLO PER CHIEDERE INFORMAZIONE PER QUELLO C’è UN EVENTO E GRUPPO SU FACEBOOK , I RAGAZZI STANNO LAVORANDO NON POSSONO CONTINUARE A STARE AL TELEFONO CHIAMATE SOLO SE ANDATE SUL POSTO…ANCHE QUESTO è UN AIUTO PER NON DISTURBARLI PER FAVORE.

Messina: canile travolto dall’alluvione, si cerca aiuto

Sono stati trascinati via dall’acqua i cani residenti in un piccolo canile in contrada Cavaliere, nel messinese: il torrente Saponara non ha risparmiato né esseri umani né animali. Dei quattrozampe si occupava l’Associazione Guardie per l’Ambiente e ancora adesso i volontari lavorano per recuperare dal fango i cani sopravvissuti.

Quelli ritrovati morti sono stati tre, fino ad ora. Quelli scampati al pericolo, cinque. Degli altri, nessuna traccia – e allora ci si augura che siano fuggiti, magari terrorizzati, ma vivi.

Si attende, nei prossimi giorni, l’arrivo sul posto dei volontari della LIDA di Barcellona Pozzo di Gotto, il cui rifugio non è stato distrutto dalla furia delle acque.

Chiunque si trovi a Messina e voglia dare una mano, può farlo. Nelle ultime ore, su Facebook gira questo messaggio: “Urgente, si sentono piangere i cani, sono sepolti nel fango. Serve aiuto. Chiamare Giovanni Vicari, 3464352703”.

Chi può, li aiuti.