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Pinerolo: bocconi con chiodi e vetro per ammazzare i cani
Bocconi di carne farciti di chiodi e vetro sono stati ritrovati a Pinerolo, lungo diverse strade cittadine. I bocconi erano stati posizionati strategicamente perché i cani di passaggio li ingurgitassero. Praticamente una condanna a morte dopo un’agonia atroce.
Non è la prima volta che nella zona si verificano tentativi di avvelenamento, ma stavolta grazie all’attenzione dei cittadini la Polizia Municipale è stata immediatamente avvisata e i bocconi prelevati.
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Lega del Cane: denuncia contro strage di cani in Campania
Comunicato stampa Lega Nazionale per la Difesa del Cane
Pietrelcina (BN) – Sterminio di animali per avvelenamento
Lega Nazionale per la Difesa del Cane: il vergognoso risvolto della mancanza di una politica di prevenzione del randagismo nella regione Campania.
In Campania, ormai da tempo, il fenomeno dell’avvelenamento di animali ha assunto proporzioni estremamente preoccupanti: l’ennesimo sterminio di randagi, pochi giorni fa, a Pietrelcina (BN). Una delle tante vittime, un meticcio di nome Rambo, noto tra gli abitanti del paese perché alla morte del suo padrone lo aveva vegliato per ore.
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Lozzo (PD): gatti uccisi con il veleno, fate attenzione
Emergenza veleno a Lozzo Atestino, in Provincia di Padova: alcuni volontari che si occupano di una colonia felina hanno segnalato la morte di alcuni gatti.
È evidente che, come sempre, qualcuno non gradisca la presenza dei piccoli felini sul territorio, poiché lunedì scorso uno dei mici è stato trovato in agonia da avvelenamento.
La fortuna, però, non gli ha voltato le spalle: soccorso tempestivamente dai volontari, il micio è stato salvato. Un caso assai raro in questo genere di situazioni, poiché i gatti sono molto sensibili all’avvelenamento e meno resistenti dei cani.
Sono bastate alcune analisi per chiarire il motivo del grave malessere dell’animale: il boccone ingerito era infatti farcito di stricnina, sostanza tossica classica utilizzata per uccidere i topi.
Qualche ora dopo due gatti della stessa colonia sono stati ritrovati senza vita. Inoltre, sempre in questi giorni, un altro volontario ha denunciato le percosse e le lesioni subite dal suo cane, ad opera di ignoti. L’animale era ridotto in condizioni così pietose da necessitare di un intervento chirurgico.
I volontari stanno ora procedendo alla denuncia alle autorità per quanto riguarda i casi di avvelenamento.
Chiediamo a chiunque risieda nella zona di fare attenzione, non solo ai propri animali ma anche a movimenti sospetti che potrebbero portare all’individuazione dell’aguzzino.
Taranto: strage di cani a colpi di cibo farcito al diserbante
Una nuova strage di cani randagi si registra in Italia: a Taranto sei cani sono rimasti intossicati dopo aver mangiato ossa e frattaglie di pollo avvelenate con il diserbante.
Si tratta degli animali del rione Paolo VI e, praticamente, dell’intera “comunità” canina di zona.
Due cani sono stati ritrovati uccisi nei pressi del luogo che abitualmente frequentavano: si trattava dell’area attorno ad alcune palazzine in zona ospedale San Giuseppe Moscati, ossia quella in cui venivano abitualmente nutriti e accuditi da chi li aveva adottati come “cani di quartiere”.
Un terzo cane è invece morto dopo essere stato trasportato dal veterinario.
Degli altri tre cani che hanno mangiato i bocconi avvelenati, uno è in condizioni gravissime e lotta tra la vita e la morte. Il quinto, che aveva ingerito davvero poca sostanza tossica, è stato curato sul posto ed è da considerarsi fuori pericolo.
Il sesto cane è invece padronale e, quando è rimasto avvelenato, si trovava a passeggio con il proprio proprietario. Non emergono dettagli sulle sue condizioni, si sa solamente che è ricoverato in una clinica veterinaria.
L’unico a rimanere completamente illeso è un settimo cane, che pur vivendo nella zona presa di mira dall’avvelenatore, non ha ingurgitato i bocconi. Il cane si trova ancora sul territorio e si può soltanto sperare che l’aguzzino non torni a finire il lavoro – cosa che, in tutta franchezza e visti i precedenti, fa davvero paura.
Su quanto accaduto è stata aperta un’indagine mentre l’ASL di zona ha raccolto i residui dei bocconi avvelenati, che saranno analizzati. Si presume comunque che le sostanze tossiche utilizzate per renderli letali siano diserbante e stricnina, più comunemente conosciuto come veleno per topi.
Nella foto: un cane ucciso dal veleno.
Otto gattini uccisi col veleno all’Aranceto
Ripubblichiamo senza commenti la lettera inviata da Livia Pullano, presidente dell’associazione Animalisti Attivi Onlus, a CatanzaroInforma e relativa alla morte per avvelenamento di otto gattini dell’Aranceto.
“Come al solito mi ritrovo ad assistere ad episodi di gratuita cattiveria ai danni di animali indifesi. In zona aranceto ieri sera e’ stato messo del veleno per uccidere un gruppo di gatti accuditi da un paio di volontari che non davano alcun fastidio stando lontano dalle abitazioni in mezzo al prato. Ne sono morti subito 8 ed 1 e’ stato recuperato agonizzante e ricoverato subito dal veterinario. Sono sempre piu’ indignata nel vedere epoisodi di questo tipo proprio in una citta’ che si impegna per mostrare una finta facciata di “citta’ civile”, che pero’ si trova molto lontana da una convivenza pacifica uomo-animale per la totale mancanza di rispetto nei confronti di ogni animale. Neanche una settimana fa siamo intervenuti per due episodi di avvelanamento che hanno colpito due “cani di quartiere”dalle parti di viale De Filippis che purtroppo non si sono salvati e qualche mese fa proprio nella stessa zona siamo intervenuti per il gatto sparato e quello “caduto” dal quarto piano. Da adesso la mia associazione inizia a denunciare sistematicamente episodi di questo tipo. Stamattina procederemo alla denuncia contro ignoti e così faremo ogni altra volta, consigliando a chi non sa come divertirsi se non sparando, lanciando e preparando cibo avvelenato di trovarsi qualche altro hobby magari piu’ legale.
Colgo l’occasione per ricordare ai candidati alle comunali prossime che il problema del randagismo a Catanzaro è un problema serio che nessuno fino a questo momento ha deciso di affrontare in maniera seria e ricordo loro anche che se non ci troviamo con branchi vaganti in citta’ (ulteriori) è solo grazie al lavoro delle tre associazioni attive presenti sul territorio comunale quindi un dialogo o un incontro con loro potrebbe essere un buon punto di partenza considerando che una visione generale della situazione sul territorio possiamo averla solo noi che la viviamo giornalmente”.
Nella foto: uno dei gattini uccisi.