Al Sidney Film Festival si racconta come macellare animali

Un cortometraggio che mostra i dettagli della macellazione degli animali sarà proiettato al Bondi Short Film Festival di Sidney, Australia, e sta già suscitando roventi polemiche.

“Murder Mouth”, questo il titolo del cortometraggio, è finalista al festival e mostra la regista Madeleine Parry mentre impara a macellare gli animali che ama mangiare.

La Parry viene mostrata mentre compie diversi tentativi di decapitare una gallina con un’ascia, di sparare alla testa di una pecora e poi di tagliarle la gola.

La macellazione casalinga è legale in Australia, dice la RSPCA, ma precisa: “Le persone prive di esperienza che macellano animali non raggiungono i nostri standard di macellazione umana. La RSPCA condanna fortemente queste pratiche”.

Si tratta di una contraddizione in termini perché la macellazione umana non esiste. La macellazione in sé non può essere considerato un atto neppure vagamente umano.

La regista Madeleine Perry, che sostiene di non aver mai ucciso un animale prima di fare il film, dice di essersi consultata proprio con la RSPCA per capire come “macellare umanamente”.

“Non avevo esperienza perché non lo avevo mai fatto. Ero nervosa e quello ha condizionato le mie azioni”.

Il primo tentativo della regista di uccidere una gallina con l’aiuto di sua nonna va a vuoto.

“La seconda volta ho colpito la gallina ma ero scioccata e non ero sicura che fosse morta, quindi ho colpito ancora”, dice alla telecamera.

La Perry non è riuscita a recidere la testa completamente e quindi nel film viene mostrato come termini la decapitazione con un coltello. 

Il film ha ricevuto sovvenzioni governative e verrà mostrato il prossimo 26 novembre al Bondi Pavillon di Bondi Beach.

Il direttore esecutivo di Animals Australia, Glenys Oogjes, sostiene di non credere che gli animali debbano essere uccisi per l’intrattenimento generale.

“Se gli animali devono per qualche motivo essere uccisi non dovrebbero soffrire affatto. Saremmo preoccupati se in questo caso fosse avvenuto o se qualunque uccisione non fosse avvenuta per uno scopo serio”.

A parere di chi scrive, sarebbe stato molto più educativo ed edificante raccontare in un film che si può vivere bene anche senza uccidere animali: utilizzare i soldi pubblici per questo genere di obbrobrio è ripugnante.

 

Posted on 13 novembre 2011, in Cronaca, Go Veg and tagged , , , . Bookmark the permalink. 8 Comments.

  1. Per quanto ami l’Australia, devo dire che su certi argomenti sono proprio dei primitivi. Per fortuna qualcosa si muove anche lì, la WSPA per esempio ogni tanto conclude qualcosa. Anche se non mi è chiaro ad esempio dove fossero le varie attività animaliste in questo caso. Mi informerò…

  2. L’essere pseudo/umano è sempre in agguato…, sa provocare solo ORRORE…!

  3. Anna Maria Alonzo

    lo penso anch’io, che si puo vivere senza uccidere animali

  4. E dopo un’esperienza del genere lei riesce ancora a mangiare animali?
    Sarebbe interessante sapere se almeno tramite la visione di questo scempio il numero di veg australiani aumenta.
    Insomma, cerco di guardare il lato positivo, perchè visto da così fa veramente schifo.

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