[VIDEO] Potrebbe slittare la discussione in Senato sulla vivisezione

Nella giornata del 16 maggio scorso migliaia di nostri concittadini sono scesi in piazza, in contemporanea, su numerose piazze italiane. Rappresentavano sé stessi e i milioni di italiani che dicono no alla sperimentazione.

Si trattava dell’ennesima manifestazione contro Green Hill (di cui avevamo parlato in dettaglio qui) e, più in generale, contro la sperimentazione animale.

La scelta della giornata del 16 maggio non era casuale, perché coincideva con la presentazione, in Parlamento, delle modifiche restrittive alla vergognosa legge comunitaria sulla vivisezione datata 2011 (quella che molti dei nostri parlamentari europei avevano firmato senza leggere, come Iva Zanicchi; quella che prevede l’utilizzo di animali randagi; quella che permette esperimenti ripetuti sullo stesso esemplare, fino alla sua morte; quella che prevede vivisezione senza anestesia e via discorrendo).

La Camera dei deputati si è espressa favorevolmente, e a larghissima maggioranza, in merito alle modifiche. E lo ha fatto con il parere favorevole di tutte le commissioni coinvolte – compresa quella Igiene e Sanità del Senato.

L’approvazione in Senato di tali modifiche porterebbe alla chiusura di Green Hill.

Un risultato importantissimo, alla base del pressing continuo e instancabile degli attivisti italiani.

Nella giornata del 16 maggio, tuttavia, gli emendamenti (migliorativi o peggiorativi) presentati in Senato erano così tanti (si parla di alcune decine) che potrebbero far slittare la votazione.

La notizia positiva è che lo schieramento del Pd si è detto disponibile a chiedere la chiusura di Green Hill… ma non in toto. Riporta infatti il coordinamento Fermare Green Hille che “un dissidente dello stesso Pd ha presentato l’emendamento soppressivo, che porterebbe a recepire la Direttiva così com’è, senza miglioramento alcuni per gli animali e mantenendo aperto Green Hill”.

Chi è il dissidente in questione? Ignazio Marino. E non sorprende.

“Il signor Marino è un ricercatore, ma non un ricercatore qualsiasi. Si occupa di trapianti e di xenotrapianti, ossia di trapianti da una specie all’altra. Gli xenotrapianti sono il tentativo di costruire delle chimere tramite le manipolazioni genetiche, mezzo umano e mezzo animale, per avere delle fabbriche di organi da prelevare e inserire come pezzi di ricambio nei corpi umani. Questa idea è stata sperimentata per decenni, senza grandi passi avanti, ma con la morte di decine e decine di migliaia di babbuini, macachi, maiali, oltre che dei pochi pazienti umani utilizzati come cavia. Sperimentazione senza limiti di specie”.

O, in alternativa, esseri umani che giocano a fare Dio, si potrebbe dire.

La discussione degli emendamenti, dunque, potrebbe slittare ulteriormente anche considerata la richiesta del Presidente della Commissione Giustizia, Senatore Filippo Berselli (PdL) di rinviare la votazione sull’articolo 25. Come data è previsto il prossimo 6 giugno.

La grossa paura è data dalle sanzioni europee cui l’Italia potrebbe essere sottoposta se decidesse di applicare delle restrizioni alla Direttiva Europea.

Resta da valutare se è meglio pagare una multa o far pagare con la vita di creature viventi e senzienti. Ognuno, in questo senso, dovrebbe guardare alla propria coscienza.

Per quanto riguarda la nostra, conosciamo già la risposta.

Di seguito, un video di cui consigliamo l’assoluta visione: il professor Bruno Fedi spiega cosa si nasconde dietro la Direttiva della vergogna. Nessuna etica scientifica, soltanto grandi interessi commerciali.

Foto: un momento della manifestazione del 16 maggio 2012 (fonte).

Posted on 18 maggio 2012, in Campagne, Cronaca, In lotta per and tagged , , , , . Bookmark the permalink. 3 Comments.

  1. Qui ci vuole una rivoluzione GENERALE, prima per lottare contro la vivisezione – poi per la caccia – poi ultimi ma non ultimi anche i nostri diritti ….. I nostri politicanti sono persone indegne ed inutili …. BASTA SLITTAMENTI SUBITO LA LEGGE E UNA PAROLA SOLA NO VIVISEZIONE !!!!!!!!

  1. Pingback: La zampetta nel cuore − Green Hill: otto denunciati per una nuova manifestazione contro il lager

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