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Attivisti pagano 1 dollaro per vedere un video sulla crudeltà della carne
1 dollaro per chiunque vorrà guardare: questo è il premio simbolico offerto da alcuni attivisti per i diritti animali per coloro che accetteranno di visionare un filmato che mostra la crudeltà verso gli animali d’allevamento.
Nello sforzo immane di aumentare la consapevolezza verso l’industria di carne e derivati, e con l’obiettivo di incoraggiare le persone a modificare le loro scelte alimentari, il Farm Animal Rights Movement americano sta tentando una nuova tattica: offrire denaro a chiunque se la senta di guardare un video di 4 minuti che mostra cosa avviene all’interno di un mattatoio.
“Sappiamo che gli americani sono persone compassionevoli e se sapessero che vita conducono gli animali prodotti per il nostro sistema alimentare, potrebbero fare scelte diverse”, ha dichiarato la portavoce di FARM, Jeni Haines.
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Circo Orfei nega il malessere degli animali, LAV smentisce con un video
“Animali esotici sottoposti allo stress della vita itinerante e ‘da palcoscenico’, in un habitat innaturale, sono stati filmati e fotografati dalla LAV: si tratta degli involontari protagonisti del Circo Bellucci-Orfei che, proprio pochi giorni fa, dalla vetrina della trasmissione Bau Boys (Italia 1, del 29 aprile 2012), ha maldestramente tentato di difendersi dalle accuse di mantenere gli animali in condizioni di malessere. Alcuni di essi provengono da catture in natura, come l’elefantessa del Circo Bellucci-Orfei ripresa in video (video 1) dalla LAV poche settimane fa (aprile 2012, Arco, provincia di Trento), ma anche in un video realizzato a Reggio Emilia nel novembre 2011 (video 2): il pachiderma fa parte di un gruppo di elefanti del circo Embell Riva, ed è stato strappato al suo nucleo per seguire l’addestratore ed esibirsi sotto il tendone dei Bellucci-Orfei.
Gli elefanti, non bisogna dimenticarlo, sono animali gregari, e soffrono profondamente della mancanza dei loro simili: ciò nonostante nell’agosto dello scorso anno l’elefantessa è stata trasferita, passando dal suo gruppo alla solitudine.
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[VIDEO] Schiavi senza nome: investigazione sugli allevamenti dei maiali nel bresciano
“Le immagini di questo video sono state raccolte nella bassa bresciana all’inizio del 2012.
Queste sono le normali tecniche di allevamento e di detenzione per milioni di maiali nei paesi ‘civili’.
Questo è l’inferno quotidiano che abbiamo dietro casa a cui passiamo accanto con indifferenza.
Per dare voce a tutte le vittime dell’industria alimentare partecipa
SABATO 12 MAGGIO al CORTEO ANTISPECISTA PER LE VITTIME DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE – CONTRO IL MEGA MACELLO – concentramento ore15.00 di fronte al casello autostradale di Manerbio (Bs) – autostrada A21 TO-PC uscita MANERBIO
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L’orrore nascosto dietro la lana (e la seta)
Molti si domandano come mai i vegan non indossino né lana, né seta. Ovviamente la risposta più naturale sarebbe che, dal momento che i vegan cercano di non sfruttare in alcun modo gli animali, non solo non mangiandoli, prediligeranno sempre tessuti che non comportino alcun abuso. Ed è una risposta più che realistica.
Ma c’è dell’altro. C’è l’orrore nascosto dietro il mercato della lana e della seta, di cui non tutti sono a conoscenza.
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USA: due guardie zoofile accusate di crudeltà sugli animali
Due guardie zoofile in forza presso la Protezione Animali della Contea di Sullivan, nello Stato del Tennessee, sono state denunciate per il reato di abuso sugli animali.
Il 31enne Douglas Aaron West e il 51enne Steven Ward sono stati arrestati martedì e dovranno ora rispondere delle accuse contestategli dal Grand Jury.
Secondo l’accusa, l’abuso ha avuto luogo nell’aprile 2011 al canile presso il quale i due uomini lavoravano, che è ora gestito da un’associazione animalista privata. I dettagli specifici del caso non sono stati resi noti perché le investigazioni sono ancora in corso ma le carte dell’accusa sono chiare: Ward e West avrebbero “infranto la legge, torturando e infliggendo dolore ad un animale, volontariamente e consciamente”.
I due uomini hanno pagato la cauzione di 10,000 dollari e sono usciti di prigione. mercoledì, Ward ha parlato con la stampa, proclamando la propria innocenza e quella del collega: “Siamo innocenti. Amiamo gli animali. Non abbiamo fatto quello di cui ci accusano”.
Entrambi sono stati sospesi dal posto di lavoro.
Nel frattempo, dal canile dichiarano stupore nell’apprendere la notizia delle accuse e cooperazione nei confronti delle autorità: “Siamo completamente trasparenti. Non tollereremo che nessuno dei nostri dipendenti faccia del male agli animali”.
Per West e Ward, intanto, le porte del tribunale si apriranno il prossimo 13 aprile.
Foto: repertorio, un abuso all’interno di un canile americano.