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Cannes: Brad Pitt ricorda a tutti quanto brutale è la macellazione

Brad Pitt non è solamente uno dei più celebri attori degli ultimi vent’anni, ma anche un personaggio pubblico particolarmente interessato agli animali. Tanto da essere un famoso vegan – con buona pace della compagna Angelina Jolie, ritornata alla bistecca (senza grandi metamorfosi alla sua magrezza estrema, peraltro).

Ospite al Festival di Cannes per la presentazione della sua ultima pellicola Killing Them Softly, l’attore americano ha approfittato del red carpet per richiamare l’attenzione sulla brutalità della macellazione degli animali.

Partendo dal presupposto che nel mondo vi sia troppa violenza, Pitt ha tenuto a precisare di non riferirsi solo ai film, ma più specificamente alle situazioni di quotidiana brutalità cui troppa gente sembra essersi desensibilizzata totalmente. Al punto da considerarle normali.

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[VIDEO] Diventare vegan come simbolo di giustizia sociale?

È un video, quello che potete vedere alla fine di questa breve introduzione, che è breve, semplice e molto incisivo. I concetti vengono trasferiti in maniera assai comprensibile e rapida, e soprattutto potente.

Essere vegan non è più soltanto una scelta etica individuale ma, collettivamente, si trasforma in una scelta di giustizia sociale.

In un minuto e mezzo soltanto, il nuovo video promozionale dell’associazione The Vegan Society, intitolato “Do You Want To Make History”, mette in luce il valore socioculturale del veganismo e lo connette a tutti gli altri importanti movimenti di giustizia sociale della storia contemporanea.

Se si amano gli animali, perché mangiarli? Se si ama l’ambiente, il veganismo è anche il modo ideale per favorire la sostenibilità umana, non solo quella animale.

Perché si può scegliere di essere tutti uguali, pur rimanendo diversi.

Attivisti pagano 1 dollaro per vedere un video sulla crudeltà della carne

1 dollaro per chiunque vorrà guardare: questo è il premio simbolico offerto da alcuni attivisti per i diritti animali per coloro che accetteranno di visionare un filmato che mostra la crudeltà verso gli animali d’allevamento.

Nello sforzo immane di aumentare la consapevolezza verso l’industria di carne e derivati, e con l’obiettivo di incoraggiare le persone a modificare le loro scelte alimentari, il Farm Animal Rights Movement americano sta tentando una nuova tattica: offrire denaro a chiunque se la senta di guardare un video di 4 minuti che mostra cosa avviene all’interno di un mattatoio.

“Sappiamo che gli americani sono persone compassionevoli e se sapessero che vita conducono gli animali prodotti per il nostro sistema alimentare, potrebbero fare scelte diverse”, ha dichiarato la portavoce di FARM, Jeni Haines.

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Capretta non sta al passo col gregge, la gettano nel cassonetto

Quella che stiamo per raccontarvi è una storia iniziata nel 2008 ma che ha avuto il suo lieto fine soltanto ora.

Racconta di una capretta che adesso ha anche un nome – Vegan – e che circa quattro anni fa venne gettata in un cassonetto della spazzatura, a Lodi, perché aveva commesso l’imperdonabile errore di non stare al passo con il gregge. A commettere l’allucinante gesto, il pastore e il suo aiutante. 

È comunicazione di ieri che Vegan è libera e al sicuro. A dichiararlo, la LAV, che conferma che la capretta è stata finalmente confiscata. 

Il giudice che si è trovato ad esaminare il caso ha infatti stabilito che quanto accaduto sia stato un “atto crudele sul piano morale e penalmente rilevante”.

Proprio per questo, per il pastore e il suo aiutante è scattato un decreto penale di condanna, e i due dovranno ora pagare 2,280 euro di multa ciascuno. In più, Vegan è stata finalmente confiscata.

All’epoca del fatto, la capretta era stata posta sotto sequestro e affidata alla LAV, che aveva subito denunciato i pastori per maltrattamento e abbandono.

Oggi, Vegan vive al Centro Ippico l’Ortica di San Martino In Strada. 

LAV parla della capretta come di un animale “salvato due volte. Prima da una orribile morte dentro un cassonetto dell’immondizia, e poi dai prossimi pranzi pasquali. Finalmente può vivere liberamente la sua vita con la sua nuova famiglia. Anche gli animali cosiddetti da reddito sono spesso vittima di maltrattamento. Un reato da perseguire sempre per garantire a ogni essere vivente rispetto e tutela”.

Ci sono voluti quattro anni, ma il lieto fine è arrivato. 

Foto: repertorio.

Lega del Cane: a Pasqua difendi il diritto alla vita

A PASQUA, UN GESTO D’AMORE.

Ascolta questa preghiera. Difendiamo il diritto alla vita.

Come ogni rito, quello dell’Agnello Pasquale è il risultato di secoli di interpretazioni e correzioni ad uso e consumo dell’uomo. Se nel Vecchio Testamento si usava l’Agnello per evitare l’ira del Signore, addirittura si ordinava di mettere sangue sugli stipiti e sulle porte in modo che il Dio in persona non flagellasse gli occupanti della casa ma si scagliasse sui primogeniti d’Egitto; nel Nuovo Testamento invece l’Agnello rappresenta il Cristo stesso. Nominato ripetutamente Agnello di Dio.

La Chiesa ha scelto l’agnello come stemma di Cristo. Appunto per indicare la sua filosofica: i deboli ed umili saranno innalzati e i potenti dispersi nei loro pensieri.

“Nei loro pensieri fa riflettere”. Si perché alla vigilia della Pasqua 2012 se si pensa a quanta distrazione sarà sparsa per le tavole dei Cattolici, l’unica giustificazione è che proprio questi sono persi nei loro pensieri.

Cosa c’entra l’Agnello sulle nostre tavole già tanto imbandite a Pasqua, con la dimostrazione della sofferenza del debole rispetto al forte? Significa forse che noi ogni anno dimostriamo di essere un popolo distratto, che mai si innalzerà, che resterà disperso nei propri pensieri, bloccato dall’assurdo istinto di distruzione. Ogni anno Dio cerca di farci capire che la strada può essere diversa e noi ci attacchiamo a vecchie interpretazioni per dimostrarGli quotidianamente che il nostro peccato originale è indelebile e che per vizio e distrazione continuiamo ad uccidere indiscriminatamente.

Che siano Polli nati a milioni in piccoli spazi industriali o Cani che muoiono senza avere nemmeno l’intuito della presenza della luce del sole, o Agnelli fatti nascere solo per essere allontanati dalle madri ad uso e consumo di chi non può liberarsi da una maledizione grande come la sua distrazione. E proprio a Pasqua si compie l’esaltazione dell’Umanità: Si uccide il piccolo, il Gesù senza difetti e senza macchia.

Questo è il fioretto last minute che la Lega Nazionale per la Difesa del Cane vi invita a compiere, l’essere Cristiani veri per una volta. Andare oltre il vizio per interiorizzare il vero messaggio Cristiano. Non uccidere.

Non serve continuare a dimostrare le nostre debolezze con il sacrificio di tanti esseri viventi per celebrare la Santa Pasqua. In questo modo, il valore di una fede autentica, profondamente spirituale e rispettosa di tutto il creato, verrebbe ulteriormente arricchito da una prova di grande umanità.

Piera Rosati

dir. Ufficio Comunicazione e Sviluppo LNDC

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Lega Nazionale per la Difesa del Cane

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