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Aragona: cuccioli in fiamme nel cassonetto, sono salvi

Sono stati fortunatamente portati in salvo i cuccioli di cane prigionieri di un cassonetto dato alle fiamme. Il fatto è avvenuto ad Aragona, in provincia di Agrigento, alla vigilia di Pasqua, ma è stato reso pubblico solo ora.

È stato un delegato LIPU impegnato in un’escursione nella zona ad accorgersi che, tra fumo e fiamme, c’erano delle creature che guaivano. 

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[FOTO] Ecco i vitellini di Ragusa finalmente liberi

Ed eccola, la foto dei piccoli Romeo e Giulietta, i due vitellini finalmente liberi dopo essere stati gettati in un cassonetto dell’immondizia a Ragusa, qualche giorno fa. 

L’allevatore si era disfatto dei due neonati a causa, con tutta probabilità, della crisi del settore zootecnico: i due cuccioli di razza Frisona non servivano a nulla e dunque potevano essere buttati nella spazzatura. Letteralmente.

Le guardie dell’ENPA erano intervenute per il recupero e avevano messo in salvo i piccoli. Su i due, tuttavia, pendeva la pericolosissima spada di Damocle dell’abbattimento “di legge”, perché nessuno, chiaramente, li avrebbe reclamati come propri e per assenza (ovvia) di qualunque taggatura.  Leggi tutto «[FOTO] Ecco i vitellini di Ragusa finalmente liberi»

Capretta non sta al passo col gregge, la gettano nel cassonetto

Quella che stiamo per raccontarvi è una storia iniziata nel 2008 ma che ha avuto il suo lieto fine soltanto ora.

Racconta di una capretta che adesso ha anche un nome – Vegan – e che circa quattro anni fa venne gettata in un cassonetto della spazzatura, a Lodi, perché aveva commesso l’imperdonabile errore di non stare al passo con il gregge. A commettere l’allucinante gesto, il pastore e il suo aiutante. 

È comunicazione di ieri che Vegan è libera e al sicuro. A dichiararlo, la LAV, che conferma che la capretta è stata finalmente confiscata. 

Il giudice che si è trovato ad esaminare il caso ha infatti stabilito che quanto accaduto sia stato un “atto crudele sul piano morale e penalmente rilevante”.

Proprio per questo, per il pastore e il suo aiutante è scattato un decreto penale di condanna, e i due dovranno ora pagare 2,280 euro di multa ciascuno. In più, Vegan è stata finalmente confiscata.

All’epoca del fatto, la capretta era stata posta sotto sequestro e affidata alla LAV, che aveva subito denunciato i pastori per maltrattamento e abbandono.

Oggi, Vegan vive al Centro Ippico l’Ortica di San Martino In Strada. 

LAV parla della capretta come di un animale “salvato due volte. Prima da una orribile morte dentro un cassonetto dell’immondizia, e poi dai prossimi pranzi pasquali. Finalmente può vivere liberamente la sua vita con la sua nuova famiglia. Anche gli animali cosiddetti da reddito sono spesso vittima di maltrattamento. Un reato da perseguire sempre per garantire a ogni essere vivente rispetto e tutela”.

Ci sono voluti quattro anni, ma il lieto fine è arrivato. 

Foto: repertorio.

I due vitellini gettati nel cassonetto sono salvi

Sono finalmente salvi e al sicuro i due vitellini di razza Frisona gettati (vivi) in un cassonetto, qualche settimana fa. Il fatto era avvenuto in Sicilia.

I due piccini, ribattezzati Romeo e Giulietta, sono riusciti a scampare alla “distruzione” (termine formale per definire l’abbattimento) grazie all’intervento della sede ragusana di ENPA, una spada di Damocle che ciondolava sulle loro teste fin dal momento del ritrovamento.

Salvati dalle Guardie Zoofile ENPA nelle condizioni che vedete nella foto in apertura, Romeo e Giulietta erano malaticci e denutriti. Ora stanno molto meglio, grazie alle cure dei volontari e al contributo di una mucca che li ha allattati.

La soluzione della questione si è profilata ieri, quando Geapress ha comunicato che i due vitellini saranno affidati alla Casa del Filo d’Oro, sempre a Ragusa. Si tratta di una struttura che si occupa di volontariato in varie forme e Romeo e Giulietta diventeranno dunque animali “amici” per tutti quei giovani che hanno bisogno di restituire un senso alla loro vita. 

Nella giornata di oggi ENPA conta, attraverso una conferenza stampa, di presentare al meglio l’iniziativa. La conferenza è prevista per le ore nove e trenta, proprio alla sede della Casa del Filo d’Oro. 

Ringraziamo di cuore i volontari dell’ENPA, il cui coordinatore per la Sicilia, Antonio Trigali, è responsabile anche del salvataggio della mucca Teresa, ve la ricordate? Quella che, per sfuggire al suo allevatore, si era tuffata in mare e aveva nuotato a lungo nello Stretto di Messina.

Auguri, piccoli.

Aggiornamenti sui vitellini trovati nel cassonetto a Ragusa

È Geapress a segnalare gli aggiornamenti in merito ai due vitellini di mucca Frisona ritrovati gettati (vivi) in un cassonetto, nel ragusano. Ne avevamo parlato anche noi, in questa news: i piccoli, due maschietti (e dunque inutili all’industria latto-casearia) erano stati soccorsi dai Vigili del Fuoco per poi essere affidati ad un allevatore della zona. Una vittoria a metà, dunque, considerata la fine fatta normalmente dagli animali d’allevamento (che siano sfruttati per il latte o per la carne il finale non cambia).

Per il momento, comunque, si sa che sui due vitellini stanno vigilando le Guardie Zoofile dell’ENPA: i due piccoli stanno bene e hanno persino trovato una mucca che li sta allattando.

Dice Antonio Tringali, responsabile ENPA, a Geapress: “I due vitellini erano disidratati e non si reggevano bene in piedi, ma passate le prime ventiquattro ore abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Vorrei rassicurare quanti in queste ore si stanno preoccupando della sorte dei vitellini, che siamo costantemente in contatto con la persona che li sta accudendo. Escludo che i vitellini possano essere abbattuti”.

In realtà, l’ASP di Ragusa ventila proprio la possibilità opposta e conferma che nei giorni scorsi si è parlato dell’abbattimento di entrambi i cuccioli, anche perché la legge prevede che se nell’arco di venti giorni dal ritrovamento nessun proprietario reclama un animale ritrovato sul territorio, esso debba essere “distrutto“.

In merito, il dottor Paolo Giambruno, direttore ASP di Palermo, sottolinea come la legge disponga “quanto necessario per la tutela della salute del consumatore e l’abbattimento scatta nel momento in cui il proprietario non è in grado di dimostrare la provenienza degli animali. Trattandosi però di animali così piccoli, potrebbe con molta tranquillità essere esclusa ogni contaminazione di tipo farmacologico e si potrebbe anche stare tranquilli per l’insorgenza di eventuali malattie”.

Fermo restando come, per l’ennesima volta, si sottolinei la necessità di “tutelare il consumatore” che, anche in questo caso, viene prima della vittima di un maltrattamento, Giambruno aggiunge: “Se i vitelli sono ancora vivi basta il necessario periodo di controllo senza bisogno di procedere all’abbattimento”.

La situazione, dunque, è incerta e delicata per i due cuccioli che, dopo essere stati gettati in un cassonetto come fossero spazzatura, si trovano ora a rischio mattatoio - senza avere alcuna colpa. ENPA e Vigili Urbani, comunque, informeranno la Procura della Repubblica di Ragusa di quanto sta accadendo, anche perché è stato confermato l’abbandono di altri due vitellini maschi, stavolta di colore nero, sempre in un cassonetto. Il fatto è accaduto anch’esso pochi giorni fa ma i piccoli, troppo debilitati, non sono sopravvissuti. 

Staremo a vedere e terremo gli occhi aperti.

Nella foto: i due piccoli ritrovati.