Aragona: cuccioli in fiamme nel cassonetto, sono salvi

Sono stati fortunatamente portati in salvo i cuccioli di cane prigionieri di un cassonetto dato alle fiamme. Il fatto è avvenuto ad Aragona, in provincia di Agrigento, alla vigilia di Pasqua, ma è stato reso pubblico solo ora.

È stato un delegato LIPU impegnato in un’escursione nella zona ad accorgersi che, tra fumo e fiamme, c’erano delle creature che guaivano. 

Dichiara l’uomo a Geapress: “All’inizio ho creduto che provenissero dalla campagna circostante ma forse era solo perché non potevo credere che arrivassero proprio da quel posto. Qualcuno aveva appiccato il fuoco, ma un cassonetto era meno avvolto dalle fiamme. I cuccioli erano lì dentro, sono certo che sono stati adagiati mentre era in corso l’incendio. Solo che quel cassonetto era meno danneggiato. Era l’unico da cui non usciva fumo, ma l’immondizia bruciata c’era. Me ne sono ben accorto anche perché per prendere quel sacchetto mi sono dovuto calare proprio all’interno del contenitore. Ho gettato dell’acqua ma, per fortuna dei cuccioli, non era molto caldo. A differenza degli altri due cassonetto che erano più direttamente coinvolti e ancora fumanti”.

Dunque, riassumendo, qualcuno ha adagiato un sacchetto che conteneva alcuni cuccioli di cane nati da pochi giorni in un cassonetto dell’immondizia che era stato dato alle fiamme. Oppure, in alternativa, ha appiccato l’incendio e poi lasciato i cuccioli dove, teoricamente, non avrebbero potuto essere salvati.

Cuccioli grandi come un palmo di mano: chi ne avrebbe mai potuto ritrovare i resti, se fossero arsi vivi?

Grazie all’intervento del responsabile LIPU i piccoli sono stati messi in salvo e poi portati di corsa da un veterinario del posto. Immediata è stata anche la denuncia ai vigili. 

Nonostante il grandissimo rischio corso, i cuccioli stanno tutti bene. Sono ancora davvero molto piccoli, praticamente dei neonati, ma si presume si tratti di cani da caccia di dimensioni medio grandi. Tre maschietti che ora vengono curati e sfamati senza sosta. 

È stato lo stesso responsabile LIPU a portarseli a casa e a nutrirli con un biberon improvvisato. A Geapress, l’uomo si dichiara sbalordito dagli inviti di numerose persone a sbarazzarsi dei cuccioli.

“Ha iniziato il tipo che mi ha visto poco dopo che avevo raccolto i cani dal cassonetto. Mi ha subito consigliato di raggiungere un vicino dirupo e di lasciare andare il sacchetto. Tanto non vivranno, ha detto. Poi, man mano che ho iniziato a diffondere la voce per cercare un’adozione, altre persone mi hanno dato lo stesso consiglio. Ho avuto la chiara sensazione che abbandoni del genere non siano così infrequenti”.

Al momento attuale, i tre piccoli hanno comunque trovato casa.

Nella foto: il cassonetto dato alle fiamme e uno dei cuccioli portati in salvo.

Posted on 16 aprile 2012, in Abbiamo vinto, Cronaca and tagged , , , . Bookmark the permalink. 1 commento.

  1. PENA DI MORTE

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