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Molly, l’unica pecora sopravvissuta alla tragedia del cavalcavia

Alcuni giorni fa abbiamo pubblicato qui la notizia relativa ad un drammatico incidente avvenuto in Australia: un camion carico di ovini si era rovesciato su un cavalcavia, scaraventando gli animali inermi di sotto, sulle macchine in transito.

Si era trattato di una strage.

L’articolo è passato quasi inosservato. Evidentemente, se si esclude il periodo pasquale e la mattanza degli agnelli, le mansuete pecore sono animali che non suscitano poi un grande interesse. Ma una pecora è una creatura vivente come un cane, un gatto, un cavallo, un uomo, e dovrebbe meritare – come tutti gli animali – la stessa considerazione.

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[VIDEO] Melbourne: orrore in autostrada, camion si ribalta, pecore giù dal cavalcavia

Orrore, sgomento. Dolore. Queste sono le prime sensazioni ad accavallarsi scoprendo che due giorni fa, a Melbourne, un camion di trasporto bestiame si è ribaltato su un cavalcavia catapultando nel vuoto centinaia di pecore.

Gli animali, prigionieri del camion e totalmente inermi, sono precipitati dritti sulle auto che transitavano alcuni metri più sotto. Le pecore ammassata sul veicolo erano circa quattrocento.

Il camion è rimasto in equilibrio precario, capovolto sulla sopraelevata. Uno dopo l’altro gli ovini sono caduti di sotto, sfracellandosi nell’urto o finendo dilaniati dalle vetture in transito.

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Filippine: cane rimane sfigurato per salvare due bambine

Ha cercato di salvare le sue due padroncine umane, il cane rimasto sfigurato da un incidente nelle Filippine.

Il fatto è accaduto lo scorso 14 dicembre quando la piccola Dina e la cuginetta Diansing, rispettivamente 11 e 3 anni di età, si sono ritrovate ad attraversare la strada mentre una moto arrivava a tutta velocità. 

Le due bambine sarebbero state certamente investite se non fosse intervenuta la loro cagnolina Kabang.

Kabang è corsa sulla strada e si è fermata tra le padroncine e la moto, finendo travolta in pieno. Il conducente del mezzo è caduto, riportando solo ferite lievi, ma il muso di Kabang è rimasto incastrato nella ruota anteriore della moto. 

È stato Rudy, papà di una delle due bambine (rimaste illese) a soccorrere il cane. Kabang era in uno stato di tale shock da fuggire, senza più farsi rivedere per due settimane.

Poi è tornata a casa, e solo allora i danni causati dallo spaventoso incidente sono stati visibili davvero. Il suo muso è rimasto devastato dallo scontro, e la parte superiore è quasi inesistente. I raggi della ruota l’hanno mutilata di parte della mascella, di tutto il naso e hanno causato danni alle palpebre.

Vedete la cagnolina nella foto in apertura.

Il veterinario Mario Ariola che si è preso cura di lei racconta che la sua storia ha generato grande interesse nel Paese. Il suo atto è stato definito eroico e la sua attuale menomazione non sembra suscitare orrore, quanto piuttosto compassione. 

Nonostante la ferita sul muso sia ancora aperta, Kabang non sembra mostrare alcun segno psicologico del trauma, come se fosse ben cosciente di cosa ha fatto e delle motivazioni del suo gesto. 

Dice il veterinario: “Quando l’ho visitata era molto calma, amichevole e gentile”. Kabang è anche incinta. “Speriamo non abbia problemi nel parto a causa dell’incidente”.

Rudy, il suo proprietario, dichiara: “Kabang è diventata una star. La gente viene a trovarla e vuole foto ricordo. Alcuni arrivano con medicine e vitamine. Altri con abiti e soldi per noi. Siamo grati a tutti”.

Il cane trovato a nuotare nel Golfo del Messico dopo la tragedia [VIDEO]

Un uomo a bordo di un kayak ha trovato, lo scorso 7 gennaio, un cane che nuotava nel bel mezzo del Golfo del Messico. Ecco cosa è successo.

Rory O’Connor era impegnato sul suo kayak, lo scorso 7 gennaio, in zona Siesta Key, Golfo del Messico, quando ha notato un cane che nuotava verso di lui. L’uomo ha immediatamente provveduto a soccorrere l’animale esausto caricandolo sul suo kayak.

Rory aveva anche una videocamera montata sulla sua canoa, che documenta il momento dell’arrivo del cane e il suo salvataggio.

Dopo averlo riportato a riva, l’uomo ha immediatamente contattato la sorella e ha trasportato il cane – un maschio di razza Vizla – all’ambulatorio di un veterinario di zona perché provvedesse a fornirgli le prime cure. La ricerca del microchip ha dato buon esito: il cane aveva un padrone.

“Era molto traumatizzato. Tremava e credevo fosse per il freddo, ma si trattava dello shock. Era anche molto malandato, gli sanguinavano le zampe”, racconta O’Connor.

Non c’è voluto molto a conoscere i tragici motivi che avevano portato il cane a nuotare nel bel mezzo del Golfo.

Innanzitutto, il nome del cane era Barney.

Barney era uscito a passeggio con la sua proprietaria. Entrambi erano stati investiti da un automobilista che era poi fuggito senza prestare loro alcun soccorso. In stato di shock, il cane aveva corso per un paio di chilometri per poi gettarsi senza motivo in acqua. La sua umana, Donna Chen, non era stata altrettanto fortunata: era stata infatti trovata senza vita sulla scena dell’incidente.

La polizia spiega che un 22enne di nome Blake Talman è il responsabile dell’incidente: l’uomo aveva perso il controllo dell’auto, investito la donna ed il cane, proseguito per alcune centinaia di metri, abbattuto un palo e infine colpito l’ingresso di una chiesa.

La famiglia Chen racconta di aver ricevuto una telefonata da parte della clinica veterinaria in merito a Barney esattamente pochi minuti dopo che la polizia li aveva informati dell’incidente fatale accaduto a Donna.

“Per noi è stato molto importante riuscire a riavere Barney. Lui è il legame più stretto che abbiamo con Donna. Starà meglio. È un pezzo di lei che è tornato da noi”.

Ecco il video che mostra il salvataggio di Barney.


Canada: cane ritrovato vivo a 5 giorni da incidente stradale

Non bisogna mai arrendersi quando si cerca un animale che si è perso. Questo è stato il messaggio di Lisa Hawkins al momento del ritrovamento della sua cagnolina Toffee, un incrocio pitbull-rottweiler di un anno di età, cinque giorni dopo l’incidente stradale che aveva causato la morte della migliore amica di Lisa e delle sue due figlie, di 4 e 6 anni.

L’incidente è avvenuto lo scorso 21 dicembre ma la Hawkins, 33 anni, non ha raggiunto la scena della tragedia fino al 26.

Toffee si trovava infatti in macchina con la migliore amica di Lisa nel momento in cui quest’ultima perdeva la vita a seguito dell’impatto con un camion. La donna e le sue due figlie sono rimaste uccise all’istante. 

Quando la polizia aveva scandagliato il luogo dell’incidente, tuttavia, non aveva trovato traccia del cane. Ma Lisa, che aveva appena perso la sua amica, non si era rassegnata e nell’arco di qualche giorno aveva raggiunto la zona assieme al marito.

La Hawkins ha dichiarato alla CBC: “Mio marito ed io abbiamo urlato il suo nome… e lei è apparsa. La sua testolina è comparsa da un cumulo di neve, e io le sono corsa incontro, piangendo”.

Toffee era stata sbalzata fuori dall’automobile al momento dell’impatto con il camion, riuscendo a sopravvivere, ed era poi stata in grado di sopportare cinque giorni gelidi in alta montagna. Era ipotermica e affamata, ma viva. 

L’ironia della sorte vuole, tra l’altro, che Toffee fosse stata la cagnolina della donna uccisa nell’incidente prima di essere adottata da Lisa Hawkins. L’animale ha trovato il modo di tornare dalla sua padrona, pur non avendo abbandonato la precedente.

“Con tutto quello che è successo, Toffee è ancora di più una benedizione per la nostra famiglia, adesso”.

Foto: Lisa abbraccia Toffee dopo il ritrovamento.