La Corea del Sud non è purtroppo nuova ad episodi di brutale violenza verso gli animali, ma nelle ultime ore ci si trova di fronte ad un’escalation che toglie le parole.
Sono due le notizie di pesantissimi abusi nei confronti di cani arrivate dal Paese e i video che le accompagnano sono così raccapriccianti che abbiamo deciso di non pubblicarli. Vi indicheremo comunque dove visionarli, se lo desiderate, ma è corretto avvisare in merito alla particolare crudezza delle immagini.
Il primo video ritrae un uomo con indosso un’uniforme militare impegnato ad utilizzare un cucciolo di cane come punching ball vivente, in un’escalation di violenza così disumana che il 17Animal Day Protection Group, gruppo animalista coreano, sta in queste ore cercando informazioni sull’aguzzino per poterlo perseguire.
Prima di essere selvaggiamente percosso, il cucciolo viene appeso. Non è assolutamente in grado di difendersi dalla scarica di pugni e bastonate (inflitte con un manico di scopa) dell’uomo, che gli urla contro che è “una merda, un cane sporco”. Chiunque stia effettuando le riprese suona molto divertito dalla scena.
Il fatto sarebbe relativo al 2009, si sarebbe concluso con la morte del cucciolo per calpestamento e sarebbe stato riproposto in rete proprio in questi giorni, per comunicare che non solo non è chiaro se esista o meno una denuncia alla polizia, ma che di sicuro nessuno è stato mai incriminato: un messaggio chiaro per far intendere che reati di questo genere continuano nell’indifferenza generale delle istituzioni coreane.
Contestualmente a questo episodio, l’associazione TheFromCare ha reso noto il video che mostra un uomo coreano di mezza età intento ad impiccare un cane e a dargli fuoco mentre è ancora agonizzante.
A testimoniare in merito a quanto è accaduto, e probabilmente anche ad effettuare le riprese, sono stati alcuni studenti che si trovavano sul posto e che hanno raccontato della lunga e dolorosa agonia del cane, infine deceduto per lo shock.
Il fatto risulta essere accaduto in pieno giorno, in una scuola pubblica e il responsabile sarebbe un uomo la cui identità è nota agli studenti.
Non si spiega né si comprende come nessuno abbia mosso un dito per fermare l’orrore che si stava compiendo, come mai le forze dell’ordine non siano state chiamate, e come uno psicolabile depravato abbia potuto in tutta tranquillità impiccare, seviziare ed incendiare un cane indifeso davanti ai professori e ai dipendenti dell’istituto.
Quello che si sa è che solo successivamente alla pubblicazione del video si è proceduto all’arresto del responsabile. L’associazione animalista si costituirà parte civile contro di lui al processo.
Anche in questo caso, intendiamo non pubblicare qui il video che mostra, dall’inizio alla fine, la tortura inflitta ad una creatura innocente e indifesa.
Nelle foto: due fotogrammi relativi al primo e al secondo caso di cui abbiamo parlato (entrambe tratte da Express News).
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ho solo letto e già m’ è girato lo stomaco se lo guardo vomito
[...] Corea del Sud shock: escalation di violenza brutale verso i cani [...]
No… vabbè… ma altro che pena di morte… qui ci vuole la tortura
MATERIALE COMBUSTIBILE.
PULIZIA COL FUOCO, A MORTE!
SEMPRE D’ACCORDO CON GENNARO!!!! MA QUANDO FINIRA’ TUTTO QUESTO ORRORE??????
LA MADONNA P.PIO I VEGGENTI CHE VEDONO IL CAZZO DI DIO MA NON VEDONO QUESTE ATROCITA’
PENA DI MORTE