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Padova: il prezzo di un cucciolo morto sotto il sole è una multa di 1500 euro
Il valore della vita di un cucciolo di cane sottoposto a maltrattamenti e lasciato a morire sotto il sole equivale ad una sanzione di 1500 euro.
La notizia arriva da Padova ed è relativa ad un fatto di cronaca avvenuto nel luglio del 2010, quando un cittadino cinese residente in Italia lasciò morire il cane, di circa 6 mesi di età, sotto il sole cocente di una zona industriale di Fontaniva.
Il piccolo era stato legato ad una corda che, impigliata nei numerosi oggetti che erano stati accatastati nei pressi della pseudo-tettoia che lo copriva, si era fatta così corta da non permettergli di muoversi neppure di mezzo metro.
Il cucciolo, infine, è morto di sete.
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Savona: volontaria ENPA alimenta anatre, multata per “insudiciamento”
ENPA definisce un “provvedimento assurdo” quello preso nei confronti di una volontaria dell’associazione, sanzionata per aver nutrito anatre e oche.
La donna stava alimentando gli animali alla foce del torrente Letimbro quando è stata avvicinata da due vigili urbani, che immediatamente l’hanno multata perché, a loro dire, stava “insudiciando il letto del fiume”.
La signora Maria Diana, in realtà, è spesso presente per alimentare gli animali nell’oasi faunistica che coincide proprio con il tratto terminale del torrente. Questa volta è stata subito individuata dai due vigili che, in borghese, le hanno contestato l’infrazione.
La multa è di 34 euro.
Dichiara la signora: “Stavo nutrendo le anatre e le oche, oltre ad un airone guardabuoi. Popolano tutti l’oasi faunistica. I vigili sapevano che a quell’ora mi avrebbero trovato lì, e così mi hanno contestato il fatto di sporcare l’area, quando era evidente che stavo alimentando gli animali dell’area naturalistica, fra l’altro indicata da precisi cartelli”.
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Parma: vigili multano ENPA per la larghezza di un banchetto
Sono stati i Vigili Urbani di Parma a multare i volontari dell’ENPA presenti in centro città con un banchetto. Motivo? Nonostante l’autorizzazione, il banchetto era più largo delle misure di legge consentite.
Risultato: i volontari si sono visti sanzionare con una multa di ben 159,00 euro.
Il banchetto ENPA si trovava sotto i portici di Via Mazzini e serviva, come sempre, alla raccolta fondi destinata al mantenimento degli animali in cura presso la struttura. Animali molto spesso abbandonati o maltrattati da personaggi che la fanno franca e non pagano in alcun modo i loro crimini, la loro crudeltà, la loro indifferenza.
Cani e gatti quasi sempre vittime di abusi perpetrati in un silenzio assordante.
Forse proprio per questo una sanzione applicata con tale solerzia fa ancora più rumore.
Ci si augura che i Vigili Urbani di Parma siano altrettanto impeccabili nell’intervenire e nel reprimere qualunque maltrattamento di animali avvenga sul territorio di competenza.
Garlasco: investe il gatto e non lo soccorre. Multato
Un’auto che transitava a Garlasco, qualche giorno fa, ha investito un gatto senza fermarsi a soccorrerlo. Il conducente ha semplicemente tirato dritto, come troppo spesso accade e infrangendo la legge che prevede il soccorso all’animale investito (da due anni a questa parte questo comportamento è classificato come vera e propria omissione di soccorso).
Un testimone, però, lo ha visto e ha informato immediatamente la Polizia Locale. Attraverso le riprese di quest’ultima si è risalito alla targa della vettura, proveniente da Roma e diretta verso Pavia.
L’uomo è stato sanzionato, come spiega Carlo Viola comandante della Polizia Locale di Garlasco: “La multa può andare dai 78 ai 389 euro in caso di responsabilità esclusiva del conducente, ma in questo caso il passaggio del gatto non poteva essere previsto da chi si trovava al volante”.
In pratica, l’automobilista si troverà costretto a pagare meno di ottanta euro di multa. Non una cifra sostanziosa, dunque, ma è difficile valutare se l’uomo si sia accorto di quanto successo oppure no. E in ogni caso è un bene che la legge sia stata applicata: dovrebbe accadere con regolarità e tutta la popolazione dovrebbe prendere l’abitudine di segnalare alle autorità gli investimenti ai danni di animali di cui è testimone.
Il micio, di cui non si conosce la provenienza e che potrebbe essere padronale, è stato comunque immediatamente soccorso e trasportato alla clinica veterinaria di Mortara: per lui sono in corso le cure ma non si conoscono dettagli specifici in merito alle sue condizioni.
Foto: repertorio.
389 euro di multa per non aver soccorso il gatto che aveva investito
Una volta tanto qualcosa si è mosso, in quest’Italia di polentoni e pelandroni, omertosi e indifferenti quando si tratta di violenza sugli animali.
Un gatto è stato investito negli scorsi giorni su una strada di Vicenza: l’automobilista l’ha ucciso e ha tirato dritto, senza fermarsi.
Stavolta però qualcuno ha visto – le persone presenti hanno segnato la targa dell’investitore e hanno informato le autorità competenti.
Risultato: l’uomo si è visto recapitare a casa una sanzione di 389 euro per non aver prestato il benché minimo soccorso all’animale che aveva travolto.
La multa è dunque per l’infrazione denominata “omissione di soccorso di animale” e la cifra è il minimo sanzionabile: si può infatti arrivare fino a 1.559 euro.
Il nuovo Codice della Strada è molto chiaro: “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento da cui derivi danno ad uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”.
Se queste sanzioni venissero applicate sistematicamente probabilmente si farebbe molta più attenzione guidando: in Italia, gatti e cani uccisi e martoriati dalle auto sono sempre, sempre troppi.
Nella foto: il risultato di un investimento su un gatto sopravvissuto (a stento) all’incidente.