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Desenzano: cane rimasto sepolto vivo per due giorni, è salvo

È salvo Jerry, il cane che è rimasto sepolto vivo per ben due giorni. A compiere l’orribile gesto, il suo “padrone”.

Una vera e propria tecnica di sadismo psicologico quella verificatasi a Desenzano del Garda, che però si è conclusa con un lieto fine: il salvataggio di Jerry e la denuncia del proprietario.

A rendersi conto che stava succedendo qualcosa di grave è stato un vicino dell’uomo, che ha sentito guaiti e lamenti provenire da un appezzamento di terreno in campagna. È stato a quel punto che è stata inviata sul posto una pattuglia della Polizia Locale.

Lì, sotto un avvallamento di terreno ricoperto da detriti e mattoni, c’era Jerry. I suoi lamenti si erano fatti debolissimi, flebili, ma i vigili sono riusciti a sentirlo. Per tirarlo fuori da quell’inferno è stato necessario scavare per un metro e mezzo sotto il livello del terreno.

Jerry era stato sepolto vivo. Al bel bretone rosso e bianco erano stati bendati persino gli occhi, ormai ciechi a causa di una probabile infezione, con una benda.

Jerry respirava a fatica ed era ormai completamente immobile, fortemente disidratato. È stato trasportato immediatamente in clinica veterinaria all’ASL mentre i vigili procedevano all’identificazione del proprietario.

L’uomo ha ammesso di aver seppellito Jerry quasi 48 ore prima. La denuncia per maltrattamento è scattata subito, e la polizia locale ha sottolineato al PM la particolare crudeltà dell’atto.

Jerry si trova ora al canile sanitario di Brescia, sta meglio e finirà in canile a Desenzano tra qualche giorno.

Quialtre foto del salvataggio scattate dai vigili.

Sud Africa: bidelli seppelliscono vivo un cane. Disturbava

Gironzolava attorno alla scuola e questo, a qualcuno, dava fastidio. Questo il motivo che ha apparentemente spinto i bidelli di un istituto sudafricano a seppellire vivo un cane randagio e assolutamente non aggressivo. 

L’ordine sarebbe stato dato dai dirigenti scolastici, che ovviamente avrebbero il ruolo di educare alla civiltà, non certo alla crudeltà verso i più deboli.

Il cane è quello che vedete nella foto in apertura: gli occhi smarriti di un’anima buona che si chiede cosa ha fatto per meritare un trattamento simile da parte dei “signori e padroni” del mondo. I re delle bestie.

Qualcuno, fortunatamente, ha avvisato dell’accaduto i volontari della nota associazione animalista internazionale IFAW: le guardie zoofile sono riuscite a intervenire appena in tempo. Ancora qualche ora, forse meno, e il cane sarebbe molto.

Il randagio è ora ricoverato presso una clinica veterinaria per ricevere le cure del caso.

I bidelli di Cape Town sarebbero stati coloro che materialmente hanno compiuto il crudele gesto, per ordine di preside e affini.

Quando IFAW ha chiesto spiegazioni sull’accaduto, gli inservienti hanno sostenuto che il cane fosse morto al momento della sepoltura. La foto in apertura ci dice il contrario.

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