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Stop a fabbrica di primati per vivisezione a Puerto Rico

Questo mese il Senato di Puerto Rico ha votato all’unanimità per fermare il programma di costruzione di una fabbrica che avrebbe ospitato e fatto nascere macachi da vendere poi a istituti di ricerca, perché venissero vivisezionati. 

La Bioculture Ltd, società con base alle Mauritius, aveva in progetto di costruire una fabbrica a Guayama, Puerto Rico, e di catturare oltre 4000 scimmie dalle Mauritius. Gli animali sarebbero stati poi utilizzati per la riproduzione e inviati ai vivisettori per l’industria farmaceutica.

Già nel 2009 la Corte Suprema di Guyama aveva messo un freno all’iniziativa, perlomento temporaneamente, a causa di permessi mancanti. Lo scorso anno, la Corte d’Appello portoricana aveva però autorizzato il prosieguo dei lavori di costrizione della struttura, spingendo così gli animalisti a fare pressioni ancora maggiori.

Oltre agli ovvi problemi di crudeltà animale, si iniziò a parlare anche dell’impatto che una fuga massiva di primati avrebbe avuto sull’ecosistema dell’isola, e delle esalazioni di gas provenienti dalla fabbrica.

Negli ultimi due anni la Bioculture era già stata citata in giudizio e multata per la costruzione abusiva di strutture e per l’inquinamento delle acque. 

Ora si vocifera che la società abbia in programma di costruire altrove: si spera che i permessi le vengano ancora negati.

Nella foto: scimmie in gabbia cercano di trovare conforto in un abbraccio.

L’esercito USA annuncia lo stop alla sperimentazione sulle scimmie

PETA annuncia che grazie alle oltre 126,000 firme raccolte in tutto il mondo attraverso un’apposita petizione lanciata proprio dall’organizzazione di Ingrid Newkirk, l’esercito USA ha ufficialmente annunciato che concluderà la sperimentazione sulle scimmie all’interno delle basi militari.

In particolare, le scimmie venivano utilizzate come vittime per testare gli effetti delle aggressioni con armi chimiche, prima fra tutti il gas nervino.

L’esercito americano ha annunciato che le “cavie animali” verranno sostituite con alternative moderne e artificiali: una soluzione non solo più compassionevole, ma anche più efficiente.

L’Aberdeen Proving Ground, una base militare USA, era nel mirino degli animalisti da anni a causa della detenzione di dozzine di scimmie che, di routine, venivano intossicate con overdose di droghe e sostanze tossiche che simulavano gli effetti di un agente nervino.

Le scimmie soffrivano di collassi, attacchi epilettici, arresti cardio-circolatori e respiratori. L’APG era l’unica base militare americana rimasta a condurre questi esperimenti: questo significa che lo stop definitivo nella sperimentazione è una vera e propria pietra miliare nella battaglia per l’ottenimento di diritti per gli animali.

Così come aveva chiesto di firmare la petizione, PETA chiede ora di inviare una email al Generale Nick Justice, che amministra la base militare, per ringraziarlo della sua compassionevole decisione e per assicurarsi che la transizione a simulatori artificiali sia compiuta immediatamente. La mail del generale è questa: [email protected].

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